Ristorante Duomo a Ragusa Ibla: una storia siciliana

Nel 2000 viene finalmente alla luce il Ristorante Duomo, da un piccolo locale già avviato con una cucina semplice di pesce. All'inizio tutti gli amici e i colleghi gli hanno dato del matto, poichè il locale era piccolo e situato in una vietta senza parcheggio nel centro di Ragusa Ibla, allora ancora un minuscolo capoluogo di provincia in cui non c'era niente e per questo nessuno ci andava.

Ciccio Sultano non ascoltò le voci pessimistiche e lo aprì con il suo ex-socio Angelo Di Stefano. Nel 2004 lo chef sbalordiva i normali palati con il suo memorabile spaghetto con bottarga, tartare di alici e succo di carote. Un piatto talmente innovativo che hanno cominciato a dargli veramente del matto, però i clienti arrivavano comunque.

Oltre al pubblico giungevano scroscianti anche gli articoli dall'estero, sulla scia della riscoperta del barocco ragusano e delle vacanze enogastronomiche in terra sicula. Negli anni scrissero di lui Decanter, Conde Nast Traveller, Figaro Japan, il NY Times e il San Francisco Chronicles: tutti articoli premonitori perchè giunsero prima delle stelle Michelin.

E da li il firmamento è breve: nel 2004 prima stella e nel 2006 anche la seconda stella. Con lui si istituzionalizzò la nuova cucina siciliana, fatta di materie prime sempre più ricercate come la lenticchia di Ustica, il formaggio ragusano dop, il fagiolo "badda" di Polizzi, la bottarga di tonno, il maialino nero dei Nebrodi, il formaggio di capra girgentana e l'olio dop dei Monti Iblei.

All’interno del ristorante Duomo troviamo una continua esaltazione delle ricette storiche ma in veste esteticamente barocca, affascinanti giochi di memoria tra passato, futuro e presente contaminato dalle altre culture che hanno attraversato e occupato l'isola nei secoli, una straordinaria fusione tra prodotti della terra, del mare e dell'arte casearia, dei vegetali, del ricco serbatoio della raccolta spontanea.

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